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Dario Ganz
7 ott 2024
Ultima modifica: 7 ott 2024


Data osservazione
9 giugno 2024
Famiglia
Apiaceae
Genere

Aegopodium

Specie
Nome comune

Aegopodium

Luogo

Parco di Villa Zanarotti - Colli Euganei - PD

Note

Aegopodium è un genere di piante della famiglia delle Apiaceae originario dell'Europa e dell'Asia occidentale. È rappresentato da circa dodici specie, tutte erbe. I fiori sono composti, ombrelle che compaiono in primavera-estate e sono visitati da molti tipi di insetti impollinatori.[2] I frutti sono costituiti da noci a due ali o costolute che si separano a maturazione. Il membro più noto è l'Aegopodium podagraria, il sambuco di terra noto anche come neve sulla montagna, erba del vescovo, erba della podagraria, originario dell'Europa e dell'Asia. È variegato di verde e bianco che a volte torna al verde pieno all'interno di una macchia. Piccoli fiori bianchi a cinque petali sono tenuti a circa tre piedi di altezza, sopra le foglie, in grappoli dalla cima piatta. Sottoterra ci sono lunghi rizomi ramificati bianchi che assomigliano vagamente a gramigna. Considerata una minaccia ecologica, l'erba della podagraria è aggressiva, invasiva e forma macchie dense che riducono la diversità delle specie nello strato di terreno. D'altro canto, per questo motivo, viene spesso utilizzato come pianta tappezzante che richiede poca manutenzione.

FONTE: WIKIPEDIA

FOTO: DARIO GANZ


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Dario Ganz
14 ott 2024
Ultima modifica: 14 ott 2024

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Data osservazione
14 ottobre 2024
Famiglia
Genere
Specie
Nome comune

Albero dei tulipani

Luogo

LOC. San Gervasio, Belluno

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Note

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Dario Ganz
9 set 2024
Ultima modifica: 7 ott 2024


Data osservazione
9 settembre 2024
Famiglia

Aceraceae

Genere

Acer

Specie

Acer pseudoplatanus

Nome comune

Acero di monte - Sicomoro

Luogo
Note

È una pianta ad alto fusto che può raggiungere 25–40 m di altezza e un diametro del tronco di 3,5 m. Ha una chioma globosa e ampia; la corteccia è inizialmente grigia o giallastra per poi tendere al rossastro e distaccarsi in grandi placche. Ha gemme opposte, come tutti gli aceri. I fiori appaiono dopo la comparsa delle foglie. Il frutto è una doppia samara. Negli alberi adulti ricorda la corteccia del platano, da cui il suo nome scientifico.

Foglie

Foglie lungamente picciolate (5–15 cm), semplici, opposte, caduche, 10–15 cm in lunghezza e larghezza, pentalobate con lobi poco acuti, margine debolmente dentato, verde scuro sopra, glauche sotto, cicatrici fogliari che non si toccano.

Specie simili

L'acero di monte e l'acero riccio sono specie simili e spesso vengono fra loro confuse, soprattutto in ambito urbano, essendo entrambe le specie usate nei parchi, giardini e nelle alberature stradali. Ma alcune caratteristiche ci permettono di distinguere agevolmente le due specie:

Le cicatrici fogliari nell'acero di monte non si toccano, nell'acero riccio si toccano.

la corteccia delle piante adulte: nell'acero di monte è simile a quella del platano, cioè tende a staccarsi in grandi placche, mentre nell'acero riccio rimane liscia e solo con l'età appare finemente fessurata in senso longitudinale.

le gemme: nell'acero montano sono verdi, mentre nell'acero riccio sono decisamente più rossastre.

le samare sono molto utili, perché nell'acero di monte il seme ivi contenuto è rotondo, anziché appiattito, e se separato dal frutto si mostra fittamente coperto di filamenti biancastri. Inoltre, poiché la fioritura dell'acero di monte è successiva alla comparsa delle foglie, le samare si trovano in cima al rametto. Nell'acero riccio, invece, le infiorescenze fanno comparsa prima della schiusa delle gemme e quindi le samare si trovano all'ascella dei rametti dell'anno.

gli alberi a foglie color bordeaux che si trovano in ambiente urbano sono quasi sempre cultivar dell'acero riccio.

FONTE: WIKIPEDIA

FOTO: https://www.inaturalist.org/observations/245974769 
Dario Ganz e Gazzettino


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Dario Ganz
7 ott 2024
Ultima modifica: 10 ott 2024

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Data osservazione
9 giugno 2024
Famiglia

Acanthaceae

Genere
Acanthus
Specie

Acanthus sp.

Nome comune

Acanto

Luogo

Parco di Villa Zanarotti - Colli Euganei - PD

Note

L'Acanto è una pianta erbacea perenne cespugliosa con grandi foglie lucide e oblunghe frastagliate di fiori bianchi e azzurri in un'alta spiga elegante e slanciata che appare in estate. Cresce spontaneamente sulle colline dell'Italia centrale ed insulare; viene inoltre coltivato in giardino per la notevole bellezza del fogliame e la grazia della fioritura.

Tra le specie coltivate come piante ornamentali citiamo l'Acanthus mollis con grandi foglie lobate pennato-partite, dal margine dentato, molto eleganti, lunghe fino a 80 cm, di colore verde-scuro, lucide sulla pagina superiore, con fiori dalla corolla bianco-rosea, riuniti in lunghe infiorescenze a spiga alte oltre 1 m, che da maggio a luglio si ergono sopra il fogliame.

FONTE: WIKIPEDIA

FOTO: DARIO GANZ


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21 set 2024
Ultima modifica: 6 ott 2024


Data osservazione
21 settembre 2024
Famiglia

Aceraceae

Genere

Acer

Specie

Acer palmatum

Nome comune

Acero palmato (acero giapponese)

Luogo

Nei pressi di Villa Alpago - BL

Note

A. palmatum è una pianta decidua, cresce come arbusto o piccolo albero e può raggiungere i 6-10 metri di altezza, in alcuni casi può arrivare fino a 16 metri. Da giovane ha un portamento a piramide rovesciata, negli esemplari adulti assume una forma a cupola.


Le foglie sono caduche, opposte, palmato-lobate con 5-7 o 9 lobi, profondamente incise. Le dimensioni del lembo, di norma, sono di 3,5-6 cm di lunghezza e 3-7 di larghezza.


I fiori sono unisessuali o ermafroditi, riuniti in infiorescenze a corimbo, poco evidenti (5–6 mm di diametro); fioriscono nel periodo di marzo-aprile prima della ripresa vegetativa. Il fiore è composto da 5 sepali color porpora, giallo o verde e da 5 petali.


I frutti sono disamare molto divergenti e lungamente peduncolate, della dimensione di 1,5–2 cm ogni samara; maturano nella tarda estate. Il seme, grande 5–8 mm, necessita di stratificazione per germogliare.

FONTE: WIKIPEDIA

FOTO: DARIO GANZ


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Dario Ganz
8 ott 2024
Ultima modifica: 8 ott 2024


Data osservazione
8 luglio 2024
Famiglia

Asteraceae

Genere

Bidens

Specie

Bidens triplinervia Kunth

Nome comune

Bidens a foglie di ferula

Luogo

In centro a Belluno

Note

I dati morfologici si riferiscono soprattutto alle specie europee e in particolare a quelle spontanee italiane.

Le piante di questo genere in Europa raramente raggiungono i 200 cm di altezza, mentre in altri continenti come in America alcune forme arbustive o rampicanti possono raggiungere 4 – 5 m di sviluppo[4]. Il ciclo biologico può essere sia annuale (la maggioranza delle specie spontanee italiane) che perenne. La forma biologica prevalente (almeno per le specie europee) è terofita scaposa (T scap), ossia sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme. Poche (Bidens aurea) hanno altre forme biologiche perenni tipo H scap (emicriptofita scaposa).

Radici
Le radici in genere sono secondarie da fittone.

Fusto
Parte ipogea: la parte sotterranea e di tipo fittonante o eventualmente rizomatosa a seconda della forma biologico (annua o perenne).

Parte epigea: la parte aerea del fusto è eretta, ascendente, tubulosa (a sezione quadrangolare), può essere scanalata, normalmente glabra e ramificata ma non molto fogliosa.

Foglie
Le foglie sono picciolate o sessili e a disposizione opposta lungo il caule. La lamina è intera o tripartita (eventualmente anche a 5 parti); i segmenti sono seghettati sui margini e carenati al centro. La forma dei segmenti va da ovale a lanceolata fino quasi a lineare. Il rachide in certe specie può essere alato. Nelle forme acquatiche (come Bidens beckii Torr. ex Spreng. ) le foglie possono essere anche sommerse.

Infiorescenza
L'infiorescenza è formata da diversi capolini peduncolati eretti o reclinati. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro emisferico da campanulato a cilindrico composto da due serie di squame (involucro doppio)[2] che fanno da protezione al ricettacolo piatto o leggermente convesso con pagliette[5] sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati (da 1 a 21 e in alcune specie assenti) e quelli interni tubulosi (da 12 a 60, fino al massimo di 150). Le due serie di squame sono differenti nella forma: la serie esterna è composta da 5 – 13 brattee fogliacee verdi, patenti e raggianti a forma oblunga; la serie interna si compone di 8 – 21 squame più sottili, scariose e striate; in alcune specie le squame sono disposte su due serie. Diametro dell'involucro: 4 – 12 mm.

Fiori
I fiori sono zigomorfi (quelli ligulati), attinomorfi(quelli tubulosi); sono inoltre tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati) sono sterili; mentre quelli del disco centrale (tubulosi) sono bisessuali[5].

Calice: i sepali sono ridotti ad una coroncina di squame.

Corolla: i fiori periferici (ligulati) sono raggianti, disposti su un unico rango e di colore giallo o bianco. Quelli del disco centrale (tubulosi) hanno delle corolle tubulari a 3 - 5 denti e sono colorati di giallo-arancio.

Androceo: gli stami sono 5 con dei filamenti liberi; le antere (barbate) invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo. Le antere alla base sono ottuse.

Gineceo: lo stilo è unico con uno stimma filiforme, profondamente bifido e pubescente; l'ovario è infero e uniloculare formato da due carpelli concresciuti e contenente un solo ovulo.

Frutti
I frutti sono degli acheni allungati (lineari), compressi, secchi, con parete sottile strettamente appressata attorno ad un unico seme e con un pappo munito di due/quattro (fino a 8) lunghe reste rigide e diverse setole spinate. Il colore è nerastro o marrone e la sezione trasversale è in genere a forma triangolare o quadrangolare. La superficie può essere sia liscia che bitorzoluta.

FONTE: WIKIPEDIA e https://dryades.units.it/Grappa/index.php?procedure=taxon_page&id=11376&num=33302

FOTO: DARIO GANZ


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24 set 2024
Ultima modifica: 6 ott 2024


Data osservazione
24 settembre 2024
Famiglia

Asteraceae

Genere

Dahlia

Specie

Dahlia sp.

Nome comune
Luogo
Note

Queste piante tuberose necessitano di una buona insolazione per fiorire abbondantemente; poniamole quindi in un luogo in cui possano essere raggiunte dalla luce del sole per almeno alcune ore ogni giorno, evitando l'ombra completa, che inibisce la fioritura. I tuberi temono il gelo, quindi vengono coltivati in vaso, da riporre in serra fredda durante l'inverno; oppure si procede estraendo i grappoli di tuberi dal terreno in ottobre-novembre, e mantenendoli in luogo asciutto, ben aerato e buio fino alla fine dell'inverno. Dopo averli dissotterrati ricordiamo di ripulire i tuberi dal terreno, di tagliare qualsiasi rimanenza della parte vegetativa esterna e di spolverarli con un buon fungicida, quindi riponiamoli in un sacchetto di carta o di iuta, con poca sabbia o segatura, evitando di porre vicini più tuberi.
FONTE: https://www.giardinaggio.it/bulbi/dalia.asp


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Dario Ganz
7 ott 2024
Ultima modifica: 7 ott 2024


Data osservazione
9 giugno 2024
Famiglia

Elaeagnaceae

Genere

Elaeagnus

Specie

Elaeagnus × ebbingei

Nome comune

Eleagno

Luogo

Parco di Villa Zanarotti - Colli Euganei - PD

Note

Le piante di Elaeagnus sono arbusti decidui o sempreverdi o piccoli alberi.Le foglie alterne e i germogli sono solitamente ricoperti da minuscole squame argentate o brunastre, che conferiscono alle piante un colore biancastro o grigio-marrone da lontano. I fiori sono piccoli, con un calice a quattro lobi e senza petali; sono spesso profumati. Il frutto è una drupa carnosa contenente un singolo seme; è commestibile in molte specie. Diverse specie sono coltivate per i loro frutti, tra cui E. angustifolia, E. umbellata ed E. multiflora (gumi). E. umbellata contiene il carotenoide licopene.[4]

FONTE: WIKIPEDIA

FOTO: DARIO GANZ


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Dario Ganz
7 ott 2024
Ultima modifica: 7 ott 2024


Data osservazione
6 ottobre 2024
Famiglia

Ranunculaceae

Genere

Eriocapitella

Specie

Eriocapitella hupehensis

Nome comune

Anemone giapponese

Luogo

Parco di Villa Rudio Sanmmartini a Orzés - Belluno

Note

Presenta grandi foglie, di colore verde chiaro, spesse e lucide. Di forma cespugliosa, a fine estate sviluppa sottili fusti che, ramificandosi, sorreggono i fiori di colore bianco candido, sebbene si possano trovare varietà che presentano le diverse gradazioni del bianco fino al rosa.

Questi fiori crescono in luoghi ombreggiati e protetti da piante più grandi. Sono particolarmente sensibili alla carenza e alla sovrabbondanza d'acqua. In alcuni luoghi possono essere infestanti, sebbene ci voglia un po' di tempo prima che riesca ad adattarsi e ad insediarsi.

FONTE: WIKIPEDIA

FOTO: DARIO GANZ


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Dario Ganz
24 set 2024
Ultima modifica: 6 ott 2024


Data osservazione
9 giugno 2024
Famiglia

Fagaceae

Genere

Fagus

Specie

Fagus sylvatica var tricolor

Nome comune

Faggio tricolor

Luogo

Le Paradis des Papillons - Maserà di Padova

Note

Fagus sylvatica ‘Purpurea Tricolor’ (faggio europeo) è un bellissimo, piccolo albero deciduo, noto per il suo sorprendente fogliame variegato. 

Le foglie, lunghe 4 pollici (10 cm), emergono viola con margini rosa in primavera, maturano fino a diventare verde bronzo scuro con margini bianco rosati con l'avanzare della stagione. Infine, diventano bronzo-oro in autunno. 

Bellissimo in primavera con il suo fogliame color rosa, splendido in autunno con il suo brillante fogliame dorato, questo faggio europeo aggiunge anche interesse al paesaggio invernale con la sua corteccia liscia e grigia. A metà-tarda primavera, sono esposti piccoli fiori giallo-verdi. Sono seguiti da frutti ispidi che maturano in autunno. 

Il tricolor trarrà beneficio da un po' di ombra poiché il bordo rosa e bianco può bruciarsi con il caldo e il clima secco. Perfetto per essere utilizzato come albero da esemplare o come albero da ombra se gli si dà abbastanza tempo per crescere. Cresce fino a 20-30 piedi di altezza (6-9 m) e 10-20 piedi di larghezza (3-6 m) Amante della mezz'ombra, questa pianta cresce facilmente in terreni profondi, ricchi, umidi e ben drenati. 

Non tollera i terreni bagnati e scarsamente drenati. Perfetta come pianta da esemplare o per siepi o schermi. Bassa manutenzione, questo bellissimo albero non è soggetto a gravi problemi di insetti o malattie. Fai attenzione ad afidi, coleotteri giapponesi, bruchi, cocciniglie del faggio, macchie coralline e marciume del cuore e delle radici negli alberi maturi. Resistente ai cervi. Propaga per seme o per innesto. Difficile da trapiantare Originaria dell'Europa centrale e meridionale

FONTE: https://www.gardenia.net/plant/fagus-sylvatica-purpurea-tricolor
FOTO di Dario Ganz 


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