Comprende alberi a foglie caduche, con portamento maestoso e fioriture molto belle e con altezze da 3 a 15 m. Tra le specie più diffuse nei giardini e parchi citiamo la Paulownia tomentosa, la Paulownia elongata, la Paulownia Fortunei e Paulownia Kawaikamii. Tuttavia oggi non vengono quasi più impiegate queste varietà ma specifici ibridi come di seguito analizzato.[13]
Questo genere di piante popola la terra da centinaia di migliaia di anni ed è originario della zona temperata boreale (Europa, Nord America e Asia). In Italia, a Pocapaglia - Piemonte, sono stati trovati fossili di Paulownia appartenenti al periodo Zancleano - Pliocene. (Martinetto et al. 2014 - Palaeobotany of Italy). Proprio dall'Italia è partito un gruppo di ricerca, sviluppo e diffusione di questo albero a cura di un'organizzazione ambientale denominata Paulownia Piemonte (e Paulownia 4Planet), proprio dove sono stati rinvenuti i resti fossili più antichi mai trovati.
La costante ricerca ha evidenziato come i generi e l'ibridazione tra essi, ha portato ad ottenere ibridi intervarietali più resistenti a malattie e differenziazione delle varietà per avere ibridi più adatti a contesti diversi.
In Asia è utilizzata da oltre un millennio anche a scopo curativo e medicale; questo fatto ha creato il falso mito circa la sua origine, erroneamente correlata alla Cina mentre appunto viene utilizzata da millenni in più parti del mondo.
FONTE: WIKIPEDIA
FOTO: Dario Ganz