Data e ora;
20240329 alle ore 13:30 con Cristina Busatta (Conservatrice Museo);
Nome della Villa Veneta e del parco (se diverso);
Villa Avogadro degli Azzoni detta Seravella - 1811
Luogo (Città, indirizzo e località);
Cesiomaggiore (BL), loc. Seravella Via Seravella, 1
Descrizione contesto paesaggistico della zona (zona urbana, periurbana, campestre, boscata, ...);
Zona campestre/Zona boscata
Descrizione topografica/paesaggistica del parco (superficie, giacitura, esposizione, ...);
Superficie di ettari, giacitura principalmente pianeggiante nel giardino, collinare nella parte limitrofa e in forte pendenza verso il torrente Salmenega, esposizione sud sud-ovest terreni marnosi
Descrizione vegetazionale (tipologie forestali, tipi di piante, principali specie presenti, presenza di specie rare, ...);
Carpineto/Acero frassineto con presenza di carpino nero e rovere Principali specie del giardino: Rose antiche, spontanee e moderne gelsi piante da frutto: vite, melo pero, ciliegio
Specie arbustive: forsizia, alloro, ortensie e peonie
Componenti architettonici importanti;
I terrazzamenti che supportano il giardino pensile,
la Pergola in ferro,
il cancello,
il piccolo deposito attrezzi sotto il terrazzamento,
l’apiario
Note del professionista:
Strategie per riqualificare il parco da proporre alla committenza (manutenzione ordinaria necessaria, nuove opere, ...);
Definire una marcata identità storica anche all’ambiente circostante la villa.
I lavoranti, il bosco, i prati, gli orti, il frutteto, il giardino sono una parte inscindibile dal manifesto del Museo Etnografico di Serravella.
Unire il biglietto ingresso al Museo alla visita al Parco della Villa
Obbligare l’ingresso al pubblico passando non dalla corte ma dal giardino
Realizzare un muro a secco a contorno della strada inferiore
Realizzare vasca di accumulo con il cantiere di restauro del piccolo annesso
Note della committenza:
Villa vincolata dalla Soprintendenza, non ha giardino storico perché era sede di attività agricola. La famiglia Azzoni-Avogadro ci veniva solo d’estate e aveva realizzato nel 1800 un giardino. Negli anni 90 la villa è stata ceduta all’Unione Montana Feltrina ma la gestione è della Provincia di Belluno. Finanziamento sugli spazi esterni della villa. Nel 2005 è stato istituito il Museo. A cura della Dott.ssa Daniela Perco è stato creato un giardino di rose antiche. Alcune vengono da giardini di emigranti visitati in Brasile. Nel giardino c’è stata di recente una opera di un ibridatore. Il giardino delle rose ha, in aprile maggio, dei picchi di visitatori e il Museo soffre di identità Esiste un piccolo frutteto di varietà storiche ora trascurato Esiste un apiario didattico Non ci sono fondi per la gestione del giardino Un gruppo di volontari gestisce la potatura delle rose il gruppo cerca giovani volontari per trasferire le competenze acquisite negli anni Sarebbe importante spostare piante Ci sono problemi di acqua andrebbe realizzato una vasca di accumulo Andrebbero ottimizzati i percorsi e adeguati completamente alle barriere architettoniche Unifarco sponsorizza la manutenzione di baseRichieste della Committenza ed Elaborazione piano di gestione
- Miglioramento boschivo
Sistemazione delle bordure nel giardino pensile
Sfalcio